Alessandro Piperno Contro la memoria Fandango 2012

25,00

normali segni d’uso e del tempo alla copertina, (foto) legatura salda, ultima pagina leggermente scollata dalla legatura pagine senza segni né sottolineature

Descrizione

Alessandro Piperno

Contro la memoria

Fandango libri
finito di stampare nel mese di giugno 2012
ISBN 978-88-6044-279-6

cm. 21×15 br. ed. con risvolti ill. pp.262+indice

Swann nasce ebreo, impiega tutta la vita per dimenticarsene, ma quando sta per morire torna a esserlo ineluttabilmente, come se non potesse fare altrimenti.

Come tramandare la Shoah? Esiste una forma d’espressione efficace per l’orrore?
Alessandro Piperno decifra la retorica della memoria in voga nei nostri giorni che spesso con la celebrazione depotenzia il valore della tragedia. Indaga sui concetti di Memoria e Oblio e i rischi connessi utilizzando l’opera di Proust interpretata in chiave profetica. Proust fu il paladino di quei giovani letterati ebrei che alla fine del diciannovesimo secolo scelsero di ripudiare la propria origine. Ma dietro l’apparente antisemitismo si nascondeva una crudele ricerca di autenticità e verità. Ansia di piacere, di essere bene accolti, di promuoversi socialmente utilizzando tutti gli strumenti della seduzione costituiscono il marchio del vizio congenito che rende insopportabili gli ebrei agli occhi di Proust; vizio da cui egli stesso vuole emendarsi. Conformismo e mascheramento accomunano gli ebrei della Recherche agli omosessuali così come in essa appaiono: entrambe le “razze” (è così che Proust le considera) sviluppano impressionanti qualità mimetiche in modo da confondersi con l’habitat ostile in cui si trovano fatalmente a vivere. Dalle pagine di Alessandro Piperno scaturisce un’interpretazione nichilista della Recherche dove la memoria non è conforto, ma dannazione.

(dal risvolto di copertina)